Con l’arrivo di milioni di pellegrini a Roma per il Giubileo, la salute pubblica si trova ad affrontare una sfida senza precedenti. L’influenza stagionale ha già colpito oltre 5 milioni di italiani e, secondo gli esperti, il picco potrebbe arrivare tra metà e fine gennaio. Tuttavia, non è solo l’influenza a preoccupare: la sovrapposizione di sindromi simil-influenzali e altri virus respiratori sta mettendo sotto pressione il sistema sanitario, con i grandi eventi giubilari che rappresentano un ulteriore fattore di rischio.
Pellegrinaggi e rischio epidemiologico
Il Giubileo sta attirando milioni di persone da tutto il mondo, concentrando grandi folle in luoghi affollati come piazze, chiese e mezzi pubblici. Questo fenomeno, come spiega l’epidemiologo Massimo Ciccozzi del Campus Bio-Medico di Roma, aumenta le probabilità di diffusione di virus respiratori. “Abbiamo visto come movimenti di massa possano favorire epidemie, come accaduto in passato con il pellegrinaggio a La Mecca o con il colera ad Haiti. Anche in questa occasione, la sorveglianza epidemiologica sarà fondamentale per prevenire situazioni di emergenza sanitaria”.
Secondo Ciccozzi, con l’intensificarsi degli eventi giubilari in primavera, è prevedibile un rialzo dei contagi. “Non si tratta solo dell’influenza, ma anche di virus come il Covid-19, il respiratorio sinciziale e i rinovirus, che potrebbero circolare contemporaneamente, causando sintomi simili e aumentando la pressione sui medici”.
L’influenza stagionale: un quadro complesso
Il virus dell’influenza A-H3N2, soprannominato “Australiana”, è particolarmente aggressivo quest’anno, con una maggiore capacità di eludere le difese immunitarie. Secondo Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), “l’epidemia influenzale si sovrappone alla presenza di altri virus respiratori, rendendo difficile la diagnosi clinica senza l’uso di tamponi antigenici rapidi”.
I dati confermano l’impatto dell’influenza: oltre 280mila cittadini del Lazio, pari all’11% della popolazione, si sono rivolti al medico per sindromi simil-influenzali nell’ultima settimana di dicembre. I più colpiti sono stati i bambini fino ai 4 anni, con un’incidenza del 26%, secondo il rapporto Respirvirnet dell’Istituto Superiore di Sanità.
Prevenzione durante il Giubileo
Per limitare i rischi, gli esperti consigliano misure preventive semplici ma efficaci, come l’uso della mascherina nei luoghi affollati, il lavaggio frequente delle mani e la vaccinazione antinfluenzale, ancora disponibile presso i medici di base e i pediatri. “La vaccinazione rimane lo strumento più efficace per prevenire forme gravi di influenza, soprattutto tra anziani e soggetti fragili”, ha dichiarato Rossi.
Inoltre, è importante evitare l’uso improprio di farmaci. Gli antibiotici, ad esempio, devono essere somministrati solo in caso di infezioni batteriche e sotto prescrizione medica. Il paracetamolo è indicato per febbre e dolori, mentre gli antinfiammatori non steroidei devono essere utilizzati con cautela per evitare effetti collaterali su cuore, reni e stomaco.
La sfida della salute pubblica
Il Giubileo rappresenta non solo un momento di grande significato spirituale, ma anche una sfida sanitaria senza precedenti. La lezione della pandemia di Covid-19 ha dimostrato l’importanza della prevenzione e della sorveglianza epidemiologica per gestire situazioni di rischio.
Come sottolinea Ciccozzi: “In un periodo in cui la mobilità di massa è inevitabile, la responsabilità individuale e collettiva è fondamentale. Dobbiamo proteggere i più vulnerabili e garantire che la salute pubblica rimanga una priorità, anche durante eventi straordinari come il Giubileo”. La sovrapposizione tra influenza stagionale, sindromi simil-influenzali e grandi eventi come il Giubileo richiede un approccio coordinato tra cittadini, medici e istituzioni. Con un’adeguata prevenzione e misure sanitarie appropriate, sarà possibile affrontare questa sfida, garantendo al contempo la sicurezza dei pellegrini e della popolazione.