Con l’avvicinarsi del Giubileo e l’arrivo di milioni di persone a Roma, l’Italia si prepara ad affrontare nuove sfide in ambito sanitario. Il rischio di diffusione di malattie infettive, come il vaiolo delle scimmie, l’aviaria e il COVID-19, richiede una risposta coordinata tra enti pubblici, società scientifiche e operatori sanitari.
Un rischio reale, appreso dal passato
L’esperienza del COVID-19 a Roma, con il primo caso rilevato proprio nella capitale, ha lasciato un segno indelebile. “Il rischio di nuovi focolai – spiega Furio Colivicchi, vicepresidente della Federazione delle società medico-scientifiche italiane - è concreto e richiede un sistema di sorveglianza robusto e ben organizzato. Particolare attenzione è rivolta ai flussi turistici provenienti da Paesi in cui alcune di queste malattie sono già diffuse, come Sud e Nord America, dove recentemente sono stati segnalati numerosi casi di vaiolo delle scimmie e di aviaria”.
L’importanza della sorveglianza sanitaria
La sorveglianza ai confini, affidata al servizio sanitario negli aeroporti e nei punti di ingresso principali, sarà cruciale, così come la preparazione dei Pronto Soccorso e delle strutture sanitarie, che dovranno essere equipaggiate con strumenti diagnostici adeguati. “Il sistema sanitario - ha spiegato Colivicchi a Medikea.it - deve iniziare a monitorare i flussi in ingresso già ai confini italiani. La fastidiosa esclusione di informazioni sulla diffusione attuale di malattie come l’aviaria e l’Mpox genera incertezze significative per il settore sanitario”.
Affrontare il rischio delle varianti COVID
Con l’arrivo dell’inverno, si intensifica la preoccupazione per la diffusione di nuove varianti del COVID-19. Gli esperti suggeriscono di considerare il rilancio di campagne vaccinali, in particolare per il personale sanitario e altre categorie a rischio.
Cosa fare per prevenire
La lezione del passato ci invita a non abbassare la guardia. La collaborazione tra enti pubblici, società scientifiche e cittadini sarà determinante per affrontare le nuove sfide sanitarie, in un momento storico in cui Roma diventa il centro di attenzione globale. Quali suggerimenti dare ai pellegrini e ai residenti romani per vivere il Giubileo in sicurezza? “Le semplici regole di igiene personali restano fondamentali”, risponde il cardiologo Colivicchi che precisa: “Bisogna lavarsi frequentemente le mani, soprattutto dopo il contatto con ambienti pubblici, resta una pratica essenziale. Inoltre, in luoghi affollati, come chiese e spazi pubblici durante gli eventi religiosi, l’uso della mascherina potrebbe tornare ad essere una misura precauzionale importante. E poi vaccinarsi contro il COVID-19, l’influenza e lo pneumococco è cruciale per anziani, cardiopatici e persone con patologie respiratorie, per ridurre complicazioni e facilitare la diagnosi di eventuali infezioni respiratorie”.
Il ruolo delle società scientifiche: interdisciplinarietà e integrazione
Un contributo fondamentale arriva dalla FISM (Federazione delle Società Scientifiche Mediche), che riunisce oltre 200 associazioni e decine di migliaia di specialisti. La FISM promuove l’interdisciplinarietà e l’integrazione tra competenze, superando barriere culturali e professionali per massimizzare la risposta sanitaria. La collaborazione con il Ministero della Salute è uno degli strumenti chiave per definire strategie efficaci, come già avvenuto in occasione del G7 di Bari, focalizzato sulla resistenza agli antibiotici, una problematica strettamente legata alle malattie infettive.